Ventisettenne perde la vita, la famiglia acconsente all’espianto degli organi. I presidenti AIDO Castaldi e De Chiara esprimono piena solidarietà ai parenti della giovane donna
Grande dolore, ma anche tanto altruismo e speranza nel futuro: questi sono gli ingredienti di una storia cominciata venerdì scorso, con il più drammatico degli esordi – una morte in giovane età – ma che, grazie alla donazione degli organi, potrà trovare il suo lieto fine.
Il 29 Gennaio scorso, una donna di 27 anni è stata ricoverata all’Ospedale Moscati di Aversa per un sopraggiunto ictus ischemico cerebrale, rivelatosi poi letale: i familiari della donna, pur nel loro immenso dolore, hanno scelto di rispettare le volontà espresse dalla propria congiunta ed hanno immediatamente consentito all’espianto degli organi.
Una volta accertata da un’ apposita commissione l’avvenuta morte cerebrale della giovane – con tutte le attenzioni e le premure che la Legge Italiana, da questo punto di vista esemplare, riconosce– l’equipe ospedaliera ha provveduto all’espianto degli organi, ed all’immediato trapianto degli stessi. Il fegato è stato prelevato dall’équipe del Centro Trapianti Ismet di Palermo; i reni sono stati prelevati dall’èquipe della Federico II di Napoli; le cornee sono state prelevate dai medici della Divisione di Oculistica dell’Ospedale Pellegrini di Napoli; il cuore prelevato dalla équipe del Policlinico San Matteo di Pavia; i polmoni dalla équipe del Policlinico Umberto I di Roma e verranno impiantati a un paziente affetto da Fibrosi Cistica.
Elisa de Chiara e Gennaro Castaldi, rispettivamente presidenti dell’AIDO Comunale di Aversa e dell’Aido Provinciale di Caserta, si sono immediatamente stretti attorno alla famiglia della giovane donna, esprimendo loro la più profonda gratitudine per una scelta così difficile e coraggiosa, nonché solidarietà per una perdita che ha tolto loro una persona cara, ma non la capacità di sperare in un futuro migliore per altre persone. “Quello che è avvenuto è una tragedia” ha dichiarato la presidente de Chiara, “ma darà il la a tante nuove storie di vita. Donare vuol dire regalare senza alcuna ricompensa qualcosa che ci appartiene: proprio per questo la donazione degli organi rappresenta un atto di grande civiltà e di rispetto per la vita”. Castaldi, esprimendo la propria vicinanza ad una famiglia colpita da un così grave lutto, ha affermato “Culturalmente e socialmente, parlare di donazione di organi è ancora un tabù: questo sicuramente – oltre alle tante informazioni fuorvianti che girano sul tema - non facilita le cose a chi deve prendere, in pochissimo tempo, una decisione così d’impatto. Come AIDO da sempre lottiamo perché cadano le remore che avvolgono un atto così bello e disinteressato – nonché assistito in maniera ineccepibile a livello medico – e se ne riscopra il potenziale di vita. Ringraziamo questa famiglia oggi così sofferente per tutta questa generosità, nella consapevolezza che da una vita spezzata tante altre possano rinascere”.