Cofinanziamento progetti da associazioni di promozione sociale e da organizzazioni di volontariato per la regione Campania; Avviso pubblico a favore dei Comuni per il finanziamento di progetti di riutilizzo di beni confiscati – annualità 2020: 30/10/2020 ore 23.59
Il vicepresidente Cuoci: importante riconoscimento al Terzo Settore in tema di beni confiscati, è ora di mettersi in rete
La presidente Pera: Una battaglia culturale vinta, proseguiremo su questa strada
Sono in prossimità di scadenza due avvisi – entrambi diffusi dalla Regione Campania – di particolare interesse per il Terzo Settore territoriale.
Il primo, relativo al Cofinanziamento di progetti da associazioni di promozione sociale e da organizzazioni di volontariato per la regione Campania, è la versione “locale” del Bando Nazionale del Terzo Settore, chiusosi lo scorso 8 settembre: possono presentare domanda di contributo in forma singola, o in forma di partenariati, le organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale della Regione Campania e le associazioni di promozione sociale, sia quelle iscritte nel relativo registro regionale sia quelle iscritte nel registro nazionale purché aventi, quest'ultime, almeno una sede operativa nelle territorio della regione Campania.
Il secondo, riservato a Comuni della Regione Campania e a Consorzi di Comuni cui sono stati assegnati/ trasferiti beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, da utilizzare ai sensi dell’art. 48 del D. Lgs. 159/2011, è finalizzato a finanziare interventi di recupero, valorizzazione e ristrutturazione di beni confiscati da adibire a sedi istituzionali o a servizi sociali: di particolare rilievo è una delle clausole di esclusione, che impedisce la realizzazione di interventi su beni la cui presenza non sia stata segnalata sul sito dell’istituzione interessata, (art. 4 comma 1 lettera a) L.R. 7/2012 e ss.mm.ii) nell’elenco previsto dell’art. 48 comma 3 decreto legislativo 159/2011 e ss.mm.ii .
Si tratta, in entrambi i casi, di importanti risultati che Asso.Vo.Ce ha raggiunto unitamente ai volontari del Terzo Settore della provincia di Caserta.
Per quanto concerne l’Avviso per i Progetti delle APS e delle ODV, il CSV di Caserta e gli altri Centri di Servizio per il Volontariato della Regione Campania hanno agito direttamente alla fonte, sollecitando la Regione Campania ad ammettere la valorizzazione del lavoro volontario quale modalità di cofinanziamento (che nel bando è obbligatorio) già nel 2019: l’istanza, accolta per l’Avviso 2020, ha permesso la partecipazione di un numero di organizzazioni molto più elevato della scorsa edizione.
Nel caso del Bando per i Comuni, ad essere significativa è l’attenzione riservata alla trasparenza amministrativa in tema di pubblicità e gestione dei beni confiscati: un tema rispetto al quale il CSV ha sempre portato avanti una significativa opera di sensibilizzazione, come la compartecipazione nei primi anni del 2010 all’Osservatorio su Beni confiscati nella provincia di Caserta con Libera Caserta e Comitato Don Peppe Diana e la più recente implementazione del Catalogo delle Buone Pratiche di riuso dei beni comuni. Proprio a seguito di una ricognizione effettuata nell’ambito del Catalogo, relativa all’inizio del 2020, emergeva una situazione ancora critica in tema di pubblicazione dei dati sui beni confiscati da parte dei Comuni, con appena un terzo delle amministrazioni adempienti a tale obbligo di legge.
Un avviso pubblico di carattere così “vincolante” per i Comuni sembra riflettere tuttavia una nuova sensibilità in materia di beni confiscati, confermata dalla pubblicazione del Bando dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati – di recente prorogato al 15 dicembre 2020 – che per la prima volta si rivolge direttamente agli Enti del Terzo Settore: un cambio di clima che Asso.Vo.Ce. ha sempre auspicato e che si confida possa confermarsi in futuro.
Salvatore Cuoci, vicepresidente Asso.Vo.Ce. e referente per il Consiglio Direttivo per il Catalogo delle Buone Pratiche di riuso dei beni comuni commenta con soddisfazione i contenuti dell’avviso per i Comuni e le modalità prescelte dall’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati per il Bando pubblicato nelle scorse settimane (rispetto al quale si era già espresso al momento della pubblicazione) : “Per chi come noi da anni lotta per il riconoscimento del ruolo del Terzo Settore nella gestione e valorizzazione dei beni confiscati, i segnali degli ultimi mesi sono decisamente incoraggianti. Certo, tutto si può migliorare, ma mi sento di dire agli Enti di Terzo Settore « è il nostro momento». Il contributo – sociale, morale, ma anche economico – di questi enti alla tutela dei beni confiscati è ormai sotto gli occhi di tutti, e opportunità come quelle attuali sono un banco di prova importante. Adesso non possiamo che auspicare che questi enti consolidino le loro già comprovate abilità di lavoro in rete: per il bando con scadenza 30 ottobre, confrontandosi con gli enti locali; per l’Avviso pubblicato dall’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati, lavorando in sinergia tra loro”.
La presidente del CSV Elena Pera pone una riflessione sul ruolo – pragmatico, ma anche culturale – dei centri di Servizio per il volontariato, alla luce di questi importanti risultati.
“Come CSV siamo al servizio di tutti i volontari: la nostra provincia si caratterizza per la presenza di organizzazioni ben strutturate e dotate di autonomia economica ma soprattutto di associazioni di volontariato, spesso di piccola dimensione, profondamente appassionate, che quotidianamente lottano per la loro sopravvivenza. Ecco, quando noi lavoriamo pensiamo soprattutto a queste ultime: un Bando che impone un cofinanziamento importante in liquidità discrimina pesantemente le organizzazioni di volontariato, soprattutto in una fase storica che vede la drastica riduzione di contributi riservati al Terzo Settore. Questo è lo spirito che ha motivato il CSV Asso.Vo.Ce e gli altri CSV della Campania quando abbiamo scelto di confrontarci con l’assessora alle Politiche Sociali Lucia Fortini in merito al Bando 2019. Vedere accolte le nostre richieste con il nuovo bando ci ha rasserenato; il numero importante di consulenze erogate dal CSV Asso.Vo.Ce in merito alla progettazione in corso ci ha confermato quanto le condizioni precedenti potessero essere penalizzanti per le organizzazioni di volontariato della nostra provincia. Come CSV ci poniamo l’obiettivo di studiare il nostro territorio, investendo le nostre energie in battaglie significative per la collettività: con questo Bando, e con le misure intraprese a livello locale per la valorizzazione dei beni confiscati, sentiamo di aver sostenuto un percorso importante in direzione di un Terzo Settore sempre più valorizzato nella cultura collettiva e nel consolidamento della infrastrutturazione sociale del territorio”.