Evento di Premiazione del Concorso di Idee «La Città Che Vorrei dopo il Covid-19: nuovi stili di vita e nuove possibilità». In diretta Facebook giovedì 4 marzo ore 17,00
Giovedì 4 marzo alle ore 17 avrà luogo in diretta su Facebook (https://www.facebook.com/ LaCittaCheVorreiDopoIlCovid19) l’evento di premiazione del concorso di idee «La Città che Vorrei dopo il Covid-19».
Il concorso era stato lanciato all’inizio della pandemia dall’associazione Gianluca Sgueglia, in qualità di capofila, insieme al Comitato Cittadino “Caserta Young”, in partnership con l’assessore alla Cultura del Comune di Caserta Lucia Monaco, il Liceo Scientifico A. Diaz e la Coldiretti di Caserta ed era rivolto agli studenti degli Istituti Superiori di Caserta iscritti al 3°, 4°e 5° anno
In quelle settimane di silenzio assordante, i ragazzi hanno avuto la possibilità di evadere con la fantasia e di raccontare le loro speranze e i progetti futuri per una normalità che, si pensava, sarebbe stata garantita con la fine del primo lockdown. Ampia e generosa è stata la risposta degli studenti: ben 142 ragazzi hanno mandato il proprio elaborato, in alcuni casi lavorando tra loro.
120 sono stati gli elaborati totali: ricchi di fantasia, ma anche del pragmatismo tipico delle nuove generazioni.
L’Associazione Gianluca Sgueglia ODV, grazie alle donazioni del 5x1000, ha messo a disposizione dei ragazzi vincitori del concorso di idee tre borse di studio, rispettivamente del valore di 500, 400 e 300 euro. I vincitori dei tre premi sono quei ragazzi che hanno presentato il lavoro più interessante e rispondente agli obiettivi di sviluppo contenuti nel regolamento del concorso.
Per giudicare le opere degli studenti nel modo più efficace possibile è stata predisposta una commissione che ha avuto il compito di leggere tutti gli elaborati e di scegliere i migliori
I membri della commissione sono stati:
Diana Lama: medico specialista in cardiochirurgia, è ricercatrice presso l'Università degli Studi "Luigi Vanvitelli" e lavora come Ecocardiografista al Primo Policlinico di Napoli. Oltre alla sua carriera scientifica, Diana porta avanti con successo anche quella di scrittrice.
Carmen De Rosa: imprenditrice, general manager, A.D. di Società, Direttore Risorse Umane nonché docente accreditato dal ministero giustizia per i corsi di conciliatore Professionista. Formatore, Conciliatore con all’attivo centinaia di Mediazioni, Usa Licensed of NLP, Master in Practitioner Programmazione Neurolinguistica, Coach e Trainer con specializzazione in Public Speaking.
Ida Alborino: è stata insegnante al liceo classico "Pietro Giannone" di Caserta, scuola con la quale mantiene tuttora rapporti essendo vice presidente dell'associazione degli ex-allievi. Attualmente cura la rubrica "Non solo aforismi" della rivista "Il caffè", è vice presidente dell'AVO, ricopre il ruolo di docente di letteratura italiana presso l'UNITRE ed è responsabile della sezione "Storia delle donne" del Centro Studi "F. Daniele" di Caserta.
Gianfranco Tozza: ingegnere elettronico, ha un'esperienza trentennale nel settore delle telecomunicazioni. Si occupa attivamente della difesa del patrimonio ambientale ormai da vari anni. È stato presidente del circolo Legambiente di Caserta dal 2010 al 2012 e ne è tuttora vicepresidente. È membro del comitato scientifico di Legambiente Campania ed è esperto in pianificazione territoriale per lo sviluppo sostenibile.
Nicola Graziano: magistrato ordinario, giornalista, scrittore. È membro del comitato scientifico dell’Eurispes. È autore e curatore di numerose pubblicazioni di argomento giuridico e amministrativo e collabora con varie riviste di cultura, approfondimento e discussione. È stato inoltre autore di “Matricola ZeroZeroUno” – Giapeto editore, 2017; “Parole di Libertà – Percorsi di Educazione Civica – Rogiosi editore, 2019.
È significativo ricordare che nel 2010 è decorso il decennale dell’associazione Gianluca Sgueglia: Gianluca, ex alunno del Diaz, è stato portato via da una terribile malattia neurodegenerativa, direttamente connessa all’avidità umana e a un presunto progresso che sacrifica natura e salute umana per il solo profitto. La sua storia ci ricorda la necessità di valorizzare le risorse di cui spesso abusiamo, ma è anche un segnale di speranza: da un dolore immenso possano crearsi progetti positivi come quelli lanciati dall’associazione e da Maria Luisa Ventriglia, presidente dell’OdV e madre di Gianluca.