Fino a 20 card per cittadini e nuclei familiari bisognosi.

La presidente Elena Pera “Un progetto che valorizza le energie del territorio e racconta una nuova storia per la comunità”

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È ai nastri di partenza l’Emporio Solidale “Buono a rendere”, promosso nell’ambito delle Azioni di coprogettazione 2018 promosso dal CSV Asso.Vo.Ce. in partenariato con le associazioni Kairos, Il Laboratorio, Misericordia di San Felice a Cancello, Associazione “Sentieri Nuovi” Onlus, Gianluca Sgueglia Onlus, Cds Ama, Gli Amici Del Borgo, Associazione Leo Onlus, Associazione Alice Onlus, Solidarietà Cervinese, Pronto Diritti Ama, Ulivo, Ali E Radici, A.Na.Vo., Civiltà 2.0 e la collaborazione del Comune di Arienzo e dell’ASL Caserta.

Oggi è più necessario che mai trovare nuove forme di economia, ed è questa la finalità dell’Emporio solidale: un luogo dove sarà possibile scambiare merci e saperi senza l’utilizzo del denaro e senza ricorrere a pratiche assistenzialistiche, bensì spronando l’individuo e la collettività a lavorare per il benessere comune. Le attività dell’Emporio saranno coadiuvate a livello strumentale da un portale interattivo e multimediale dove  le persone possono mettere a disposizione i beni che intendono donare, ricercare quelli di cui necessitano, fissare un appuntamento per consegnare, ritirare e dare il via allo scambio, nonché poter accedere alla sezione che mette in contatto chi è disposto a scambiarsi piccole mansioni o lavori.

L’Emporio Solidale sarà ad Arienzo in Via Annunziata 13, presso la nuova sede dello Sportello CSV della Valle di Suessola. Così come avvenuto per le sedi di Maddaloni e di San Cipriano, anche in questo caso il CSV ha scelto di valorizzare spazi urbani inutilizzati: ad ospitare le attività progettuali in prossima partenza sarà infatti  un bene di proprietà dell’ASL Caserta, concesso al Comune di Arienzo con un comodato d’uso gratuito. Il successivo accordo tra il Comune – partner del progetto -  e il CSV ha garantito la disponibilità di un locale che, come sottolineato dalla presidente del CSV Elena Pera, non solo rientra nel solco delle buone prassi del CSV in tema di riutilizzo sociale dei beni comuni ma ne rappresenta in qualche modo anche un “superamento”. “Come CSV abbiamo sempre lottato affinché ogni azione di infrastrutturazione sociale  si costruisse a partire dalle risorse preesistenti sul territorio: questo non solo in termini di risorse umane e cognitive, ma anche strutturali. Con l’accordo stipulato con il Comune di Arienzo ci è stata concessa l’opportunità di usufruire di un bene di rilevanza architettonica, un bene con propria storia ed identità, che è nostro dovere raccontare e preservare così come conviene ad un tesoro riscoperto”.

Una storia che, nota ancora la presidente Pera, paradossalmente “è quella di un banco di pegni, un luogo di disperazione per chi bussava a quelle porte ma anche di profonda speranza: ed è proprio la speranza, la volontà di riscatto, che vogliamo raccontare”. Una speranza che prenderà corpo assai presto: l’ex Banco di Pegni di Arienzo diventerà non solo la casa delle OdV della Valle di Suessola ma anche il luogo di incontro di tutti coloro che cercano sostegno e fiducia per superare un momento difficile della propria esistenza.

La struttura sarà presentata alla comunità e agli organi di stampa giovedì 12 dicembre, in occasione di un evento pubblico che consentirà ai protagonisti delle attività progettuali di condividere con il territorio le buone prassi, le intuizioni felici, le strategie attivate per raggiungere un obiettivo tanto significativo: a partire quindi da quella che è stata una felice collaborazione tra pubblico e privato sociale nella realizzazione di servizi alla comunità, esperti del Terzo Settore e rappresentanti delle Istituzioni locali porteranno testimonianze su come pubblico e privato sociale possano non solo replicare il “modello Emporio Solidale”, ma anche rinnovarlo alla luce delle diverse necessità territoriali.

Si apre già oggi, invece,  il Programma Sperimentale di Sostegno “Buono a Rendere”, rivolto ad un massimo di 20 beneficiari residenti in uno dei comuni coinvolti nelle attività progettuali, ossia: Arienzo, Cervino, Maddaloni, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico e Maddaloni, italiani o stranieri (purché in possesso di regolare permesso di soggiorno, di carta di soggiorno o aventi in corso il procedimento di rinnovo o emersione).

Il programma, che partirà da gennaio 2020 e proseguirà fino alla fine di giugno 2020, permetterà a nuclei familiari e persone in temporanea difficoltà economica di  ritirare gratuitamente presso l’Emporio i generi di prima necessità disponibili e usufruire dei servizi messi a disposizione nello “Scaffale relazionale”.

Considerato il carattere sperimentale dell’iniziativa – che attualmente impone un “tetto” di beneficiari – sarà necessario che gli interessati presentino apposita domanda di ammissione: la stessa dovrà essere consegnata entro e non oltre le ore 18,00 del 20 dicembre 2020 presso la sede dell’Emporio Solidale, sito ad Arienzo in Via Annunziata 13.

La graduatoria sarà pubblicata entro il 15 gennaio. I beneficiari riceveranno una card che permetterà loro di ritirare i beni di proprio interesse, nel limite dei punti concessi per il primo mese delle attività progettuali: successivamente i destinatari dell’intervento potranno “ricaricare” la propria tessera svolgendo un’attività di volontariato presso  un’organizzazione di volontariato partner del progetto o presso lo stesso Emporio.

Un approccio innovativo alla solidarietà, che restituisce valore e dignità a quanti vivono in condizioni di disagio: non più oggetto di beneficenza “passiva”, i destinatari delle attività saranno chiamati a contribuire con azioni pratiche al benessere della comunità. Una precisa volontà di crescita e di autonomia che le odv partner del progetto perseguono con convinzione e che, come sottolinea la presidente del CSV Pera “è parte integrante di tutte le azioni di coprogettazione realizzate dal CSV negli ultimi mesi: si parte da una lettura dei bisogni del territorio, e da lì ci si impegna a crescere, a creare realtà sostenibili e durature con il supporto di tutta la comunità”.

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