Decreto da 51 milioni per il Terzo settore, 1.735.995,00 euro per la Regione Campania. Focus sugli Obiettivi del Millennio.
Per informazioni: https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/normative/Documents/2020/DM-44-del-12032020-Atto-indirizzo-2020-Terzo-Settore.pdf
È stato pubblicato il Decreto del Ministero del Lavoro e Politiche sociali contenente l’atto di indirizzo 2020 per i progetti finanziati dagli articoli 72 e 73 del Codice del Terzo Settore. Sono previsti 50 milioni e 960 mila euro in totale, destinati a: progetti di rilevanza nazionale (12,63 milioni); progetti di rilevanza locale (28); contributi per l’acquisto di autoambulanze (7,75); contributi annuali per gli enti associativi (2,85).
Il decreto individua gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento delle iniziative e dei progetti, le linee di attività finanziabili. È opportuno specificare come la pubblicazione del decreto non richieda agli ETS un’azione specifica: il decreto non equivale all’avviso pubblico. È tuttavia importante acquisire queste informazioni in vista della pubblicazione dei bandi specifici.
Particolarmente strategici sono i progetti a rilevanza nazionale e i progetti a rilevanza locale.
Vediamo quindi le differenze.
Progetti di rilevanza nazionale – Potranno partecipare: organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore iscritte nel Registro unico del Terzo settore, singole o in partenariato tra loro, anche attraverso le reti associative di cui all’articolo 41 del Codice del Terzo settore.
In attesa dell’istituzione del RUNTS, è condizione sufficiente l’iscrizione ai Registri Istituiti prima della pubblicazione del Codice del Terzo Settore. Per le fondazioni, per il medesimo anno, il requisito si intende assolto attraverso l’iscrizione all’anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Le iniziative e i progetti di rilevanza nazionale dovranno prevedere lo svolgimento di attività progettuali in almeno dieci regioni (sono equiparate alle regioni ai fini della presente tipologia, le province autonome di Trento e Bolzano). Il finanziamento ministeriale complessivo per ciascuna iniziativa o progetto non potrà essere inferiore ad euro 250.000,00, né superare l’importo di euro 750.000,00. La quota di finanziamento ministeriale non potrà superare l’80 % del costo totale del progetto approvato, qualora esso sia presentato e realizzato da associazioni di promozione sociale o da organizzazioni di volontariato anche in partenariato tra loro, il 50% del costo totale della proposta approvata, qualora essa sia presentata e realizzata da fondazioni del Terzo settore.
La restante quota parte del costo complessivo approvato (cofinanziamento) sarà a carico dei soggetti proponenti e potrà avvenire solo tramite risorse finanziarie.
Progetti di rilevanza locale - Le caratteristiche delle iniziative e dei progetti di rilevanza locale saranno individuate a cura delle Regioni e Province autonome, nel rispetto degli obiettivi generali nelle aree prioritarie di intervento, nonché nelle eventuali ulteriori priorità emergenti a livello locale, delle linee di attività previste dall’atto di indirizzo.
Per la Regione Campania è previsto lo stanziamento di 1.735.995,00 euro.
Sia per i Progetti di Rilevanza Nazionale che per i Progetti di Rilevanza Nazionale che per i Progetti di Rilevanza Locale va aspettato lo specifico bando che sarà pubblicato, nel primo caso, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; nel secondo caso, dalle Regioni e province autonome (quindi, nel nostro caso, la Regione Campania).
Linee di attività da finanziare
Le iniziative e i progetti dovranno prevedere lo svolgimento di una o più delle attività di interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’articolo 5 del Codice del Terzo settore e svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l’esercizio in coerenza con i rispettivi atti costitutivi e/o statuti.
Obiettivi generali e aree prioritarie di intervento
Per l’anno corrente gli obiettivi generali e le aree prioritarie di intervento dei progetti dovranno essere riconducibili agli Obiettivi dell’Agenda 2030, adottata dall’Assemblea generale dell’ONU a New York il 25 settembre 2015, con la risoluzione 70/1 intitolata “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
L’Agenda individua 17 obiettivi di sviluppo sostenibile basati sulle tre dimensioni (ambientale, sociale, economica) e caratterizzate dallo sviluppo di un welfare territoriale generativo, finalizzato all’implementazione delle relazioni di comunità.
Pertanto gli obiettivi generali saranno: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo; Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile; Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età; Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti; Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze; Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie; Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni; Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti; Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile; Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni; Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo; Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico; Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile; Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre; Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile; Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
Per gli ambiti d’azione, si rinvia alla circolare integrale.
Per maggiori informazioni: