Si ricorda che è possibile pubblicare le proprie attività sulla newsletter quindicinale del CSV Asso.Vo.Ce. inviando un'e-mail all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 19.00 della giornata antecedente alla pubblicazione della stessa, indicando titolo dell'iniziativa, data, luogo e finalità dell'incontro.

Potranno essere allegati al messaggio comunicati stampa, brochure, locandine, etc.

Per ragioni logistiche, chiediamo di indicare sempre i recapiti di chi promuove l'iniziativa: questi potranno essere utilizzati sia dalla Referente d'area (che si riserva la facoltà di contattare gli organizzatori per raccogliere ulteriori informazioni) che essere pubblicati in calce alla notizia pubblicizzata (qualora il referente dell'attività non desiderasse che i propri contatti vengano citati in newsletter dovrà espressamente indicarlo, fornendo, se è possibile, riferimenti alternativi).

Le associazioni potranno inoltre pubblicare autonomamente le proprie iniziative sulla Banca Dati delle associazioni di volontariato casertane (LINK) utilizzando username e password forniti dal CSV Asso.Vo.Ce.

Chi avesse difficoltà ad accedere al portale o non avesse ricevuto i propri dati identificativi può contattare il CSV e chiedere assistenza al tecnico informatico Giuseppe Giaquinto.

La prossima newsletter sarà pubblicata venerdì 10 maggio 2019.

 

NOTIZIE DAL CSV ASSO.VO.CE.

Chiusure straordinarie in occasione dell’Anniversario della Liberazione

Si avvisano i volontari della provincia di Caserta che la sede centrale e gli sportelli territoriali del CSV rispetteranno, in occasione dell’Anniversario della Liberazione d’Italia, le seguenti chiusure straordinarie:

Venerdì 26 aprile, con regolare ripresa delle attività Lunedì 29 aprile (ultimo giorno lavorativo utile: 24 aprile).

Non sono previste invece chiusure straordinarie nella settimana della Festa dei Lavoratori (unico giorno di chiusura: 1 maggio).

 

FORMAZIONE ASSO.VO.CE.

Prossimi corsi in programma

ISCRIZIONI ENTRO 12 maggio: LINK

 

PRIMO SOCCORSO BLS-D

Il CSV Asso.Vo.Ce. propone, nell’ambito delle attività di formazione, il corso “Primo soccorso BLS-D”: le attività formative si realizzeranno presso la sede del CSV Asso.Vo.Ce. (Via La Rosa, 47 – 81024 Maddaloni Caserta) a maggio 2019.  

Il CSV e le associazioni casertane sono fermamente convinti che più persone conosceranno le manovre del Primo Soccorso, più vite saranno salvate: l’apprendimento dei principi base del pronto soccorso, e della rianimazione cardio – polmonare, è oggi peraltro non solo consigliabile, ma anche incoraggiato dalla legislazione nazionale e regionale, che incentiva l’utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori semiautomatici (DAE) anche da parte di personale non medico, purché adeguatamente formato.

Il corso di formazione proposto da Asso.Vo.Ce., formulato nel rispetto delle normative che disciplinano il rilascio da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere dell'autorizzazione all'utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori, sarà condotto da formatori accreditati e consentirà l’acquisizione, una volta superato l’esame finale, dell’attestato di Esecutore BLS/BLSD cat. A.

L’attestato rilasciato, oltre a certificare le competenze perseguite, rappresenta un titolo di merito per il curriculum vitae.

Nella giornata di formazione i discenti apprenderanno le manovre di rianimazione di base e le modalità per un corretto utilizzo del DAE; si alterneranno approfondimenti teorici e parti pratiche, nei quali ogni allievo sarà addestrato all’utilizzo delle manovre salvavita su un manichino.

Il corso è rivolto a volontari delle organizzazioni di volontariato con sede legale in provincia di Caserta: in caso di posti liberi, sarà possibile accogliere iscrizioni di aspiranti volontari.

BLSD PEDIATRICO

Il Corso BLSD Pediatrico Esecutore per non sanitari si inserisce nell'ambito della formazione all'emergenza pediatrica di base della popolazione, ed è organizzato da Asso.Vo.Ce. in collaborazione con enti abilitati al rilascio di certificazione BLSD Pediatrico. Le attività formative si realizzeranno presso la sede del CSV Asso.Vo.Ce. (Via La Rosa, 47 – 81024 Maddaloni Caserta) a maggio 2019. 

L’obiettivo del corso è insegnare ai partecipanti la sequenza di rianimazione di base del lattante e del bambino in arresto respiratorio e/o cardiaco e le manovre da eseguirsi in caso di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Il corso permetterà anche di apprendere conoscenze e abilità relative all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico nel bambino in arresto cardiorespiratorio.

Le attività formative sono destinate ai volontari delle organizzazioni di volontariato con sede legale in provincia di Caserta: in caso di posti liberi, sarà possibile accogliere iscrizioni di aspiranti volontari.


Come partecipare:

Il corso di Primo soccorso BLS –D e il corso di BLSD pediatrico sono indipendenti: è possibile scegliere di frequentarne uno solo o entrambi.

Potranno partecipare alle attività formative i volontari, o aspiranti volontari, che presenteranno la propria iscrizione nelle modalità di seguito riportate.

Avranno priorità nell’iscrizione quanti già operano all’interno di un’associazione di volontariato (non più di un volontario per associazione); qualora restassero posti liberi, saranno accolte, in ordine strettamente cronologico, le richieste degli aspiranti volontari ed eventuali candidature aggiuntive presentate dalla stessa OdV.

Sarà possibile iscriversi a uno o a entrambi i corsi di formazione promossi dal CSV compilando correttamente questo form entro e non oltre il 12 maggio 2019

 

“PROFESSIONISTI NEL VOLONTARIATO: UNA RISORSA PER LA COMUNITÀ”

Convegno di chiusura del progetto “Ora puoi Fare quello che non hai mai fatto”

venerdì 10 maggio ore 15 - 19 presso il Real Sito di Carditello

Si terrà venerdì 10 maggio dalle ore 15 alle diciannove presso il Real Sito di Carditello “Professionisti nel volontariato: una risorsa per la comunità”, il convegno di chiusura del progetto “Ora puoi fare quello che non hai mai fatto”. Al convegno si accompagnerà un approfondimento formativo sulla Riforma del Codice del Terzo Settore e sull’impatto che le nuove norme avranno nel sociale.

Il progetto “Ora puoi fare quello che non hai mai fatto”, rivolto alle organizzazioni di volontariato e ai professionisti prossimi alla pensione e desiderosi di rendersi utili per gli altri, è partito lo scorso anno e ha coinvolto associazioni, vari Ordini Professionali e alcuni istituti scolastici della provincia di Caserta. Chi aderisce al progetto potrà dedicare alle associazioni della provincia di Caserta una piccola parte del proprio tempo per sperimentare il volontariato e offrire sostegno nel campo in cui ha lavorato o sta lavorando: ad esempio, un commercialista può supportare un’associazione nella redazione di un bilancio; un medico può offrirsi come relatore per un convegno sulla salute; un professore può dare una mano in attività di doposcuola.

Diversi Ordini Professionali hanno diffuso il progetto attraverso i propri canali istituzionali, avvicinando i propri iscritti al volontariato; contestualmente il CSV ha raccolto le istanze delle organizzazioni di volontariato casertane, che hanno espresso le loro esigenze in termini di operatori qualificati.

Dal confronto con i vari Ordini Professionali è inoltre nata l’idea di unire all’iniziativa un momento formativo destinato agli iscritti, che riguarderà gli aspetti legali e amministrativi della Riforma del Codice del Terzo Settore (d.lgs.117/17) con ricadute nel sistema della società civile e, talvolta, anche del Welfare nazionale.

A breve sarà disponibile il programma integrale. 

Parteciperanno all’evento del 10 maggio i seguenti ordini professionali: Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della provincia di Caserta; Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Caserta, Ordine dei Medici Veterinari di Caserta; Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Caserta.

 

Beni Comuni: partecipa alla realizzazione del catalogo delle buone pratiche!

Da alcune settimane, il Centro Servizi per il Volontariato Asso.Vo.Ce. ha dato il via alla realizzazione del “Catalogo delle buone pratiche di riutilizzo dei beni comuni” da parte delle ODV della provincia di Caserta.

L’obiettivo è creare una “mappa delle buone pratiche territoriali” in tema di utilizzo dei beni comuni, soprattutto ad opera delle organizzazioni di volontariato. Sarà quindi realizzato un portale in cui sarà possibile raccontare esperienze di beni comuni recuperati, condividere buone prassi, localizzare i beni, consultare risorse utili per chi si appresta o è interessato a gestire un bene comune urbano.

A tal fine il CSV Asso.Vo.Ce. chiede ai volontari di segnalare eventuali esperienze di gestione, cura e rigenerazione di beni comuni della provincia di Caserta, da parte della propria organizzazione.

La segnalazione potrà essere effettuata tramite il modulo presente al seguente LINK.

Asso.Vo.Ce. una volta raccolte le varie segnalazioni potrà contattare le organizzazioni per ulteriori approfondimenti, finalizzati all’inserimento delle esperienze all’interno del Catalogo delle buone pratiche in via di realizzazione.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o scaricare la scheda di sintesi del progetto al seguente LINK.

 

CASTEL VOLTURNO

Incendiata la postazione di birdwatching all’interno dell’Oasi dei Variconi: le parole dei volontari e la solidarietà di Asso.Vo.Ce.

Nella notte tra lunedì e martedì ignoti hanno appiccato fuoco alla postazione di birdwatching all'interno dell’Oasi dei Variconi a Castel Volturno. Una riserva naturale che ospita numerose varietà di uccelli che migrano verso l’Africa. L’incendio (fonte: La Repubblica Napoli) ha divorato il più grande dei quattro capanni costruiti nel 2001 nell’ambito della campagna di Legambiente “SalvaItalia”, di cui era partner anche la Lipu (Lega per l protezione degli uccelli).

Come spiegato, sempre su Repubblica, dall’assessore Giuseppe Scialla del Comune di Castel Volturno l’origine del rogo è sicuramente dolosa. Il legno, completamente zuppo dopo le piogge di Pasquetta, non avrebbe potuto prendere fuoco se non in presenza di combustibile preventivamente portato in loco.

L’Oasi dei Variconi, istituita “formalmente” nel 1978 dalla Provincia di Caserta per la straordinaria fauna che la popola, è dal 2009 ZPS, Zona a Protezione Speciale, proprio per l'elevato numero di uccelli migratori che vi transitano; ciò nonostante frequenti sono stati negli anni gli atti vandalici ai danni delle strutture che hanno portato in diverse occasioni al progressivo abbandono della struttura. Determinante è stato negli anni l’intervento del volontariato casertano nel salvare un’area così a rischio: le già citate Legambiente e LIPU ma anche associazioni di volontariato come ARCA e Le Sentinelle di Castel Volturno hanno investito energie e risorse per ripristinare bellezza e agibilità dell’Oasi dei Variconi (anche attraverso progetti finanziati dal CSV Asso.Vo.Ce.).

Ed è proprio Paola Castelli, presidente dell’associazione Le Sentinelle, una delle prime volontarie ad essere state intervistate da Il Mattino: «Siamo indignati. Mi trovo a Londra e ho saputo stamattina questa brutta notizia. Sicuramente il gesto di questa notte è stato messo in atto da una mano criminale”. La Castelli che con la sua associazione si occupa della gestione di percorsi naturalistici per le scuole casertane nell’Oasi punta il dito sull’assenza di un servizio di sorveglianza adeguato “Più volte abbiamo detto che c'è bisogno di un sistema di sorveglianza con delle telecamere collegate con le forze di polizia. In passato ci sono già stati atti vandalici con l'intenzione di distruggere questo luogo che dovrebbe essere tutelato dai castellani ma non così grave come l'ultimo episodio”.

 “Quello che è successo all’Oasi dei Variconi è frutto di un’inciviltà inaudita – afferma su Repubblica Francesco Pascale, assessore all’ambiente del Comune di Castel Volturno, ma anche volontario storico di Legambiente Geofilos - O forse un messaggio a chi questo territorio lo vuole cambiare! Appiccare il fuoco al Capanno su cui si stava intervenendo proprio in questi giorni con lavori di recupero - continua a dire l’assessore Pascale - è davvero un brutto colpo! Ci siamo stati proprio la settimana scorsa durante il monitoraggio dei rifiuti spiaggiati alla foce del Volturno. Faccio appello a Sergio Costa e Salvatore Micillo affinché si possa ricostruire in fretta un nuovo capanno per ripristinare un importante presidio di legalità e tutela dell’ambiente”.

IL CSV Asso.Vo.Ce. si stringe attorno ai volontari e ai cittadini di Castel Volturno di fronte a una perdita dal sapore amaro: la presenza quasi certa di un dolo, il danno economico e morale subito dall’area e lo spettro inquietante di interessi scomodi non possono non turbare una comunità. Il CSV proseguirà a supportare i volontari attivi su queste aree, nella consapevolezza del loro ruolo sociale in momenti così delicati.

 

5 PER MILLE

È tornato il tetto. La conferma dell'Agenzia delle Entrate

Era un sospetto: possibile che la somma del contributo per gli ammessi e per gli esclusi faccia esattamente 500 milioni? Adesso c'è la conferma dell'Agenzia delle Entrate: nel 2017 gli italiani hanno destinato al non profit una cifra maggiore di quella stanziata a copertura del 5 per mille e di conseguenza è stato ricalcolato l'importo del contributo di ogni singolo ente

L’Agenzia delle Entrate conferma. Il 5 per mille nel 2017 ha superato il tetto dei 500 milioni di euro stanziati come copertura e di conseguenza è stato necessario riparametrare i contributi destinati ai singoli enti, in modo da restare sotto i 500 milioni. Cifre non ne escono, ma la conferma c’è.

Il quesito di Vita.it all’Agenzia delle Entrate viene dall’osservazione delle liste del 5 per mille 2017 pubblicate lo scorso 26 marzo dall’Agenzia delle Entrate stessa, che riferivano di un 5 per mille in crescita e giunto ormai a 495.841.714,55 euro destinati agli ammessi. Una cifra vicinissima alla soglia dei 500 milioni stanziati a copertura dal 2015 in poi, quando il 5 per mille venne stabilizzato e liberato dalla necessità di “strappare” ogni anno risorse ad hoc.

Ma è stata Giulia Frangione, CEO di Italia non Profit, a mettere in luce sempre su Vita.it come la cifra destinata agli enti ammessi sommata a quella destinata agli enti esclusi facesse – elenchi dell’Agenzia alla mano – esattamente 500 milioni di euro, tondi tondi, spaccati al centesimo. Una coincidenza? O il segno che i contribuenti italiani nel 2017 hanno destinato agli enti che svolgono attività socialmente rilevanti una cifra superiore ai 500 milioni di euro della copertura e che di conseguenza le cifre riportate negli elenchi non corrispondono a quanto esattamente attribuito dai contribuenti ma a un ricalcolo fatto dall’Agenzia delle Entrate per stare sotto i 500 milioni? La seconda, oggi possiamo dirlo con certezza.

Il 5 per mille torna così, con l’edizione 2017, ad avere un tetto. Quanto manchi rispetto al contributo che in realtà gli italiani avevano destinato al non profit, al momento non siamo in grado di quantificarlo. Quel che è certo è che fin dalla prossima legge di Bilancio sarà necessario aumentare le risorse per la copertura del 5 per mille, visto che lo strumento ha già superato la soglia dei 500 milioni e di fatto continua a crescere fin da quando è nato.

Il Governo pare esserne consapevole, dal momento che già qualche giorno fa il sottosegretario Claudio Durigon, con delega al Terzo settore, ci aveva risposto che «verosimilmente con la prossima edizione sarà necessario reperire ulteriori coperture rispetto ai 500 milioni previsti attualmente, in quanto, a partire dalla messa in funzione del Registro unico nazionale del Terzo settore, nella categoria degli enti del volontariato dovrebbero rientrare tutti gli enti del Terzo settore (e non più, come prima previsto, solo Onlus, enti del volontariato e associazioni di promozione sociale). Sul punto è in fase di ultimazione il DPCM che potrebbe fornire maggiori precisazioni sulla platea dei beneficiari e sui criteri di assegnazione».

Negli anni fra il 2010 e il 2013, lo Stato aveva trattenuto complessivamente 310 milioni di euro del 5 per mille, a causa del tetto.

«E’ una buona notizia che la propensione all'utilizzo del 5 per mille degli italiani sia cresciuta. Occorre mettersi al lavoro da subito per adeguare le risorse a copertura del 5 per mille. Si tratta di scelte di fiscalità volontaria ed è quindi necessario mettersi nelle condizioni di rispettare la volontà dei contribuenti che con queste scelte di "solidarietà fiscale" intendono sostenere specifiche iniziative nella propria comunità », commenta Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo settore.

Fonte: www.vita.it

 

RIFORMA TERZO SETTORE

Modifiche statutarie: Nota del Ministero sulle attività di interesse generale

Gli enti di terzo settore hanno facoltà di inserire nello statuto tutte le attività indicate nell’articolo 5 del Codice del Terzo settore o devono limitarsi ad indicare solo quelle ritenute più congrue rispetto ai propri scopi statutari e al proprio campo di azione?

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha di recente risposto a questa domanda con una nota dedicata (Nota n. 3650 del 12 aprile 2019) in cui si specifica l’importanza della chiara definizione dell’oggetto sociale degli enti di terzo settore.

Gli enti, come stabilito dall’articolo 21 del Codice del terzo settore, hanno l’obbligo di indicare nello statuto le attività di interesse generale che costituiscono l’oggetto sociale e le finalità solidaristiche e di utilità sociale che scelgono di perseguire.

Attraverso la varietà dei possibili settori di attività, il legislatore ha garantito agli enti un’ampia autonomia nell’individuazione delle attività attraverso cui perseguire le finalità statutarie.

Inoltre, gli enti di terzo settore possono esercitare attività diverse da quelle di cui all’articolo 5 a condizione che lo statuto lo consenta e che siano secondarie e strumentali rispetto alle attività di interesse generale.

Tuttavia, non è possibile inserire nello statuto l’elenco di tutte le attività previste dall’articolo 5, o un numero di esse, tale da rendere indefinito e non conoscibile l’oggetto sociale, perché ciò violerebbe l’obbligo di trasparenza verso terzi e il diritto degli associati di aderire ad una compagine con chiare attività e finalità. Anzi, la circolare ministeriale 20/2018 stabilisce che l’individuazione da parte dello statuto delle attività di interesse generale debba consentire una immediata riconducibilità a quelle elencate nel Codice e che per ciascuna attività siano fornite ulteriori specificazioni circa i contenuti.

Sarà sempre possibile modificare l’oggetto sociale inserendo nuove attività o eliminando quelle che gli enti non intendono più perseguire. “Ciò dovrà essere il frutto di una precisa scelta degli associati”, spiega la nota, “da assumersi nel rispetto delle regole organizzative di cui l’ente si è dotato e secondo caratteristiche di democraticità e trasparenza”.

Per la nota del  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: LINK

 

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

Avviso agli enti: Decaduto il termine del 4 maggio 2019 per le iscrizioni agevolate all’Albo

Il Dipartimento per la Gioventù e il Servizio Civile Universale ha pubblicato il provvedimento “Modifica alla circolare del 9 maggio 2018 recante Testo coordinato e integrato della circolare 3 agosto 2017 "Albo degli enti di servizio civile universale. Norme e requisiti per l’iscrizione" e della circolare 12 dicembre 2017 "Integrazione alla circolare 3 agosto 2017".

La modifica alla circolare del 9 maggio 2018 elimina dal testo la previsione del termine del 4 maggio 2019 come data entro la quale gli enti già iscritti ai previgenti Albi (nazionale, delle regioni e delle Provincie autonome) possono avvalersi delle modalità agevolate di iscrizione al nuovo albo. Tale modifica rientra in un’ottica di semplificazione e di rispetto dei principi generali dell’azione amministrativa e di non aggravio del procedimento.

Nello specifico, le modalità agevolate, come specificato nella nota tecnica allegata, consistono nella facoltà di autocertificare la validità e l’efficacia della documentazione, già depositata presso il Dipartimento/Regioni/Province autonome nell’ambito del procedimento di iscrizione ai precedenti albi.

Ciò consentirà agli enti iscritti ai previgenti Albi di continuare ad avvalersi, anche dopo il 4 maggio 2019 (che resta comunque data di cessazione di efficacia di tali albi), delle procedure di iscrizione agevolate.

Per informazioni: LINK

 

OPPORTUNITÀ PER ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

SCADENZA: 15 maggio 2019

FONDAZIONE DE RIGO H.EA.R.T.

A Call From the H.E.A.R.T. - La chiamata del Cuore

Fondazione De Rigo H.EA.R.T., del gruppo DE RIGO Vision, lancia il bando “A Call From the H.E.A.R.T. - La chiamata del Cuore”, proponendosi di premiare quelle realtà virtuose impegnate, su tutto il territorio nazionale, in programmi di crescita della persona, sviluppo intellettuale e promozione dell’arte rivolti a bambini e giovani ragazzi.

I progetti presentati dovranno essere dedicati a favorire i percorsi di crescita di bambini e ragazzi nelle seguenti aree:

  1. A) SALUTE E VOLONTARIATO
  2. B) ARTE E FORMAZIONE

Possono partecipare al bando le Onlus (organizzazioni senza scopo di lucro di natura privata), con sede legale in Italia costituite, sia singolarmente sia come capofila di partnership formali che possono includere anche enti con sede legale all’estero.

Fondazione De Rigo H.EA.R.T. mette a disposizione una somma massima pari a € 20.000. Tale importo potrà essere destinato ad un unico progetto riconosciuto come particolarmente interessante oppure suddiviso sue due progetti con l’assegnazione di una somma massima pari a € 10.000 per ciascuno.

Le Associazioni Onlus potranno presentare i propri progetti fino al 15 maggio 2019 ore 18,00.

Le candidature potranno essere inviate accedendo al sito Fondazione De Rigo H.E.A.R.T

alla voce “candida il tuo progetto”.

I progetti raccolti (entro il 15 maggio 2019) verranno analizzati e vagliati da una commissione composta da un gruppo di esperti del settore e responsabili della Fondazione De Rigo. Le Onlus che presenteranno i progetti ritenuti più interessanti – in termini quantitativi (numero di beneficiari coinvolti) e qualitativi (tipologia dei servizi offerti) - accederanno alla seconda fase dell’attività e verranno invitate a sostenere un'intervista online, con presentazione del progetto stesso davanti alla commissione che sceglierà poi il progetto o i progetti (al massimo 2) da finanziare.

Per informazioni: LINK

 

Scadenza: 22 maggio

FONDAZIONE CON IL SUD

Bando Beni Confiscati. 4 milioni di euro di risorse private

E' stata pubblicata la quarta edizione del Bando per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, promosso da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara. Il Bando è rivolto alle organizzazioni del Terzo Settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia le quali possono presentare proposte di valorizzazione di beni confiscati già assegnati, prevedendo l’avvio di nuove attività di economia sociale. I progetti dovranno rendere il bene confiscato un “patrimonio collettivo”, occasione di sviluppo sociale ed economico del territorio, coinvolgendo attivamente la comunità locale.

“L’esperienza ci insegna che l’impatto di un bene confiscato valorizzato va oltre l’aspetto simbolico, seppur importante, legato al riscatto della comunità dal potere mafioso– dichiara Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD. Se i beni vengono realmente trasformati in’produttori’ di valore sociale, con azioni collettive e anche attività economiche sostenibili, possono essere considerati occasioni di sviluppo locale. Partendo dalla riappropriazione di un ‘bene comune’ – sottolinea Borgomeo – è possibile costruire percorsi di coesione e inclusione sociale, iniziative di economia civile, capaci di generare una ritrovata fiducia nel territorio e alternative credibili alle econome e alle logiche criminali”.

“La Fondazione Peppino Vismara partecipa per la seconda volta al Bando per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità in collaborazione con la Fondazione con il Sud, nella convinzione che il contrasto alla criminalità e l’educazione alla legalità che passano attraverso il recupero per fini sociali dei beni confiscati, siano essenziali per il rilancio del Paese – dichiara Paolo Morerio, presidente della Fondazione Peppino Vismara. La risposta al fenomeno mafioso proposta dal mondo non profit attraverso l’uso dei beni confiscati per la crescita della comunità, è insieme una risposta di economia civile e di rinascita culturale che rappresenta un investimento di grande qualità per il riscatto delle comunità locali”.

In Italia su più di 30 mila beni immobili confiscati, oltre 15 mila sono “destinati”, ovvero già assegnati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC) agli enti locali. L’82% è localizzato nelle regioni meridionali. Anche per le dimensioni che il fenomeno sta via via assumendo (solo nel 2018 sono stati destinati oltre 1.700 immobili nelle regioni del Sud), i beni confiscati possono costituire una grande opportunità per il consolidamento e lo sviluppo di iniziative di imprenditorialità sociale, su cui costruire modelli socio-economici alternativi e liberi dalle mafie.

La destinazione dei beni confiscati a usi sociali e di pubblica utilità può, e deve, riuscire a produrre effetti importanti sui territori del Mezzogiorno: dalla creazione di lavoro e occupazione, alla riaffermazione del valore etico e civico derivante dalla riappropriazione da parte delle comunità di ciò che le è stato sottratto con la violenza, dal contrasto al disagio sociale e all’emarginazione, al sostegno di minori, famiglie svantaggiate, anziani e tossicodipendenti. I beni confiscati possono, inoltre, contribuire all’integrazione della popolazione immigrata, che, spesso, in aree a forte infiltrazione mafiosa, è vittima del caporalato delle mafie locali.

Con le prime tre edizioni del Bando – 2010, 2013 e 2016, quest’ultima in collaborazione con la Fondazione Peppino Vismara – la Fondazione CON IL SUD ha sostenuto 39 progetti con circa 14 milioni di euro.

Il Bando è aperto a partnership composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Terzo Settore. Nei progetti potranno essere coinvolti, inoltre, il mondo economico, quello delle istituzioni, delle università e della ricerca. I partenariati dovranno dimostrare l’effettiva disponibilità del bene confiscato per almeno 10 anni dalla data di scadenza del bando.

Il Bando, pubblicato al seguente link, scade il 22 maggio 2019 e prevede la presentazione delle proposte esclusivamente online tramite la piattaforma Chàiros.

Saranno valutate positivamente le proposte che prevedano, tra le altre azioni: un’efficace strategia di promozione e di sostegno della legalità nei territori; il coinvolgimento attivo della comunità locale, con l’obiettivo di sviluppare un senso di riappropriazione comunitario del bene; la sostenibilità nel tempo degli interventi, in termini di capacità di generare o raccogliere risorse per garantire la continuità delle azioni proposte.

Per info: LINK

 

Scadenza: entro il 19 giugno 2019

FONDAZIONE CON IL SUD - “E vado a lavorare”: iniziativa per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti al Sud

Nell’ottica di affermare il principio del fine rieducativo della pena, la Fondazione CON IL SUD promuove “E vado a lavorare”, la seconda edizione del Bando per il reinserimento sociale dei detenuti, attraverso il lavoro. A disposizione 2,5 milioni di euro di risorse private per progetti capaci di dare una reale “seconda possibilità” alle persone che si trovano in regime di detenzione ordinario e/o in regime alternativo alla detenzione nelle regioni del Sud Italia.

L’invito è rivolto alle organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, che possono presentare proposte di progetto che favoriscano il reinserimento sociale dei detenuti nella comunità, anche con il fine di ridurre i tassi di recidiva. Le proposte dovranno prevedere l’avvio, durante il periodo della detenzione, di esperienze lavorative in grado di favorire l’integrazione socio-lavorativa del detenuto, ritenendo il lavoro una componente fondamentale del processo rieducativo.

L’inserimento lavorativo potrà avvenire all’interno o all’esterno delle carceri in realtà già consolidate oppure attraverso la costituzione di nuovi soggetti di imprenditorialità sociale. Inoltre, grazie al protocollo di intesa recentemente sottoscritto dalla Fondazione CON IL SUD con il Ministero della Giustizia e con l’ANCI, le proposte potranno prevedere il coinvolgimento dei detenuti in progetti di pubblica utilità e di volontariato, sempre ai fini del perseguimento dell’obiettivo di integrazione socio-lavorativa del reo.

Le proposte dovranno essere formulate da partenariati che comprendano almeno una struttura penitenziaria e almeno un partner del Terzo Settore. Gli altri soggetti componenti la partnership potranno appartenere al mondo delle istituzioni, delle università, della ricerca e del mondo economico.

Tutti i dettagli sono disponibili nella sezione bandi e iniziative.  È possibile partecipare tramite il portale Chàiros entro il 19 giugno 2019.

Per maggiori informazioni: LINK

 

BANDO FERMENTI

Bando Fermenti: proposte finanziabili dai 30mila ai 450mila euro. Scadenza per inviare le proposte progettuali: 3 giugno 2019

Il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità pubblica il bando “FERMENTI” finalizzato a offrire un sostegno tecnico e finanziario ad iniziative dei giovani e in particolare a incoraggiare i singoli e le realtà giovanili ad attivare sinergie progettuali, tematiche e territoriali.

Potranno partecipare al bando “gruppi informali”, ovvero gruppi con un minimo di tre ed un massimo di cinque soggetti di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni oppure “Associazioni temporanee di scopo” (ATS) tra soggetti che, sulla base della normativa vigente, sono qualificati enti del Terzo settore, costituite da un massimo di tre enti (incluso il Capofila), il cui direttivo è costituito per la maggioranza da giovani tra i diciotto e i trentacinque anni.

Nella prima fase del bando, che scadrà il 3 giugno 2019, andranno inviate le proposte progettuali attorno alle quali i partecipanti intendono operare: successivamente, le proposte idonee dovranno essere ricalibrate – anche attraverso il servizio di mentoring che il Dipartimento metterà a disposizione – e reinviate entro sessanta giorni dalla pubblicazione della graduatoria delle proposte esecutive.

Saranno finanziati tutti i progetti esecutivi ritenuti idonei fino all’esaurimento del fondo destinato (per gruppi informali: fino a 4.500.000.00 euro; per ATS, 10.000.000 di euro; per progetti sinergici – elaborati in fase di progettazione esecutiva con accordi tra candidati ritenuti idonei – 1.450.000,00).

Sia le proposte progettuali che i progetti esecutivi devono prevedere azioni volte ad affrontare una o

più delle sfide sociali di seguito elencate:

  1. a) “Uguaglianza per tutti i generi”;
  2. b) “Inclusione e partecipazione”;
  3. c) “Formazione e cultura”;
  4. d) “Spazi, ambiente e territorio”;
  5. e) “Autonomia, welfare, benessere e salute”

La richiesta di finanziamento pubblico per ciascuna proposta progettuale e progetto esecutivo, presentata da un “gruppo informale”, a pena di esclusione, non può essere inferiore a euro 30.000,00 e superiore a euro 100.000,00; per quanto concerne le proposte e i progetti esecutivi presentati da ATS, il range da rispettare va dai 100.000,00 ai 450.000,00

La domanda di partecipazione assieme agli allegati indicati nel bando va presentata esclusivamente tramite messaggio di posta elettronica certificata (PEC) da inviare all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e entro e non oltre le ore 14:00 del 3 giugno 2019.

Per informazioni: LINK

 

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

Bando per la selezione per complessivi 766 volontari da impiegare in progetti di servizio civile universale in Italia, posti disponibili anche in provincia di Caserta - Scadenza: 3/06/2019 - Ore 23:59

È indetto un bando straordinario per la selezione di complessivi 766 volontari da avviare al servizio nell’anno 2019 di cui:

  • 763 da impiegare nella realizzazione di progetti volti all’accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili in Italia
  • 3 da avviare nel progetto “Italia Redondesco 2017” presentato dal Comune di Redondesco;

Può essere presentata una sola domanda, da indirizzare alla sede dell’Ente che realizza il progetto, in una delle seguenti modalità:

  • tramite PEC, avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf;
  • con raccomandata a/r;
  • presentarla a mano.

La data di scadenza è il 3 giugno 2019 (in caso di consegna a mano entro le ore 18:00 del 31 maggio 2019.

Queste sono le sedi attive in provincia di Caserta: LINK

ATTENZIONE: Il CSV non è ente attuatore di progetti per grandi invalidi e ciechi civili, pertanto non darà consulenze in merito ai bandi né raccoglierà domande: si invita quindi gli interessati a rivolgersi direttamente agli enti presenti al link.

Per informazioni: LINK

 

L’AGENDA DELLE ASSOCIAZIONI

PARROCCHIA DEL BUON PASTORE

Manifestazione VIVI...AMO LA PIAZZA – Adesioni entro il 7 maggio

Nell’ambito della promozione di Nuovi Stili di Vita, la Parrocchia del Buon Pastore sta stipulando con il Comune di Caserta un patto di collaborazione per la riqualificazione di p.zza Pitesti e il rilancio della stessa come “laboratorio di educazione ambientale”.

Con l’obiettivo di rendere la piazza un luogo più vivibile per tutti e di sensibilizzare i cittadini alla cura degli spazi comuni, il Progetto prevede anche di attivare laboratori e iniziative varie, ludiche, didattiche e di riflessione su tematiche ambientali, dal riciclo allo spreco alimentare, dalla raccolta differenziata dei rifiuti all’uso intelligente delle risorse, dallo scambio dei libri al laboratorio degli antichi mestieri.

Per queste ragioni la Parrocchia, nella persona di Don Antonello, in vita tutte le associazioni di volontariato della provincia di Caserta alla manifestazione di presentazione pubblica del Progetto “VIVI…AMO LA PIAZZA”, che si terrà il 18 maggio in Piazza Pitesti dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00.

Per rendere più attiva la presenza dell’Associazione, è possibile anche allestire (avvertendo preliminarmente) per l’occasione un banchetto autogestito, per realizzare laboratori di riciclo creativo, giochi educativi, attività didattiche sul tema della tutela ambientale.

Per informazioni è possibile scrivere all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Scadenza: 30 aprile 2019

ALI E RADICI

Ritorna il Premio internazionale di poesia: partecipazione aperta a giovani, giovanissimi e adulti

L’associazione di volontariato Ali e Radici ritorna con l’omonimo premio internazionale di poesia, giunto alla sua sesta edizione.

Al Premio possono partecipare giovani autori – italiani e/o stranieri ovunque residenti nel mondo – che richiedono di essere ammessi a partecipare, ma anche autori che abbiano compiuto il diciottesimo anno d’età alla data di pubblicazione del Bando e non siano iscritti ai cicli di istruzione scolastica.

Le opere rigorosamente inedite e non premiate presso altri concorsi, dovranno essere presentate in lingua italiana o essere accompagnate dalla traduzione in italiano se scritte in lingua straniera: dovranno quindi essere pervenire all’indirizzo “Associazione “Ali e Radici “ - Via Laurenza n. 69 - 81027 – San Felice a Cancello (CE) Italy, entro il 30/04/2019.

Per maggiori informazioni: http://www.aliradici.it

 

SCADENZA: 19 Maggio 2019

Sì TEVEROLA

Premio Internazionale Di Poesia “I Versi Non Scritti…”

L’associazione di volontariato Sì Teverola Onlus bandisce la 3a edizione del Premio Internazionale di Poesia “I versi non scritti...”. Il Premio è sostenuto moralmente da: Regione Campania, Comune di Teverola, Istituto Comprensivo “G.Ungaretti” – Teverola, Csv Asso.Vo.Ce. – Caserta, e gode della collaborazione esterna delle Associazioni: “Migr-Azioni” Aps – Teverola e “Happy Teverola”- Teverola. Il bando è raggiungibile al sito www.citytelling.info

Il concorso si articola in 3 (tre) sezioni identificate dalle lettere dell’alfabeto. Il partecipante può prendere parte a una o più sezioni.

Sezione A – POESIA INEDITA ITALIANA: si partecipa con un massimo di 3 liriche in lingua italiana a tema libero in forma anonima

Sezione B – POESIA IN DIALETTO: si partecipa con un massimo di 3 liriche in dialetto a tema libero in forma anonima comprensive di traduzione in italiano. Qualora la traduzione non sia stata fatta dall’autore è necessario indicare in forma precisa il nome del traduttore.

Sezione C - POESIA EDITA ITALIANA: 1 libro in versione e-book o pdf a tema: libero.

Sono ammesse opere solo in lingua italiana.  Le opere in lingua straniera, devono essere tradotte in modo leggibile, in lingua italiana.

Scadenza ultima per l’invio degli elaborati è il 19 maggio 2019, ore 23.59.

Per maggiori informazioni: LINK

 

Scadenza: 30 giugno 2019

CASA DEI DIRITTI SOCIALI FOCUS - CDS AMA MADDALONI - OFFICINA “CAMPO DE’ FIORI” - PRONTO DIRITTI AMA

Bando Premio Letterario “Cenerentola Con Gli Stivali” - Componi il tuo Haiku contro la violenza di genere!

Le associazioni Casa dei Diritti Sociali Focus, CDS AMA Maddaloni, Officina “Campo de’ Fiori” e Pronto Diritti Ama in partenariato con l’Agenzia di Comunicazione Viseeva, l’IC Aldo Moro, il liceo Statale Don Gnocchi e l’Istituto Tecnico Statale M. Buonarroti lanciano il Bando per il Premio Letterario “Cenerentola con gli Stivali”, rivolto a tutti i ragazzi italiani e stranieri fino a 18 anni e a tutti gli studenti italiani e stranieri frequentanti gli istituti scolastici di ogni genere e grado (età massima 25 anni).

Il bando Letterario rientra nelle attività previste dall’omonimo progetto “Cenerentola con gli stivali” finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità: obiettivo delle associazioni proponenti è contrastare la violenza sulle donne e gli stereotipi connessi all'identità di genere. Con il concorso letterario “Cenerentola con gli stivali” giovani e giovanissimi, iscritti o non iscritti a percorsi di studio, potranno raccontare il proprio punto di vista su un tema così delicato attraverso la composizione di brevi poesie, dette anche haiku.

Si potrà partecipare al concorso inviando entro il 30 giugno 2019 fino a un massimo di tre componimenti e l’apposita scheda di iscrizione all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ai dodici vincitori saranno offerte dieci copie del notebook in cui saranno pubblicate le tutte le composizioni premiate. A tutti i concorrenti che parteciperanno alla cerimonia di presentazione sarà donata una copia del notebook.

La giuria sarà composta da poeti, scrittori e letterati e presieduta dal referente provinciale di Libera Gianni Solino.

I risultati del concorso saranno resi noti a partire dal 31 agosto 2019. Le premiazioni si svolgeranno il 13 settembre presso la Biblioteca “Giordano Bruno” di Maddaloni”.

Il Progetto Cenerentola con gli stivali - Il filo conduttore dell’intero progetto è il cambiamento visto come cammino dalla staticità di una cultura violenta e paralizzante contro le donne alla dinamicità di un’identità di genere attiva e proattiva.

“La ‘nostra’ Cenerentola” – hanno dichiarato le associazioni promotrici del progetto – è una giovane donna che, calzando gli stivali della consapevolezza e dell’autoaffermazione, riuscirà a sconfiggere ogni nemico esterno camuffato da principe che vuole ammaliarla col suo amore malato o da orco che potrebbe deturparla o ucciderla. Gli ‘stivali dalle sette leghe’ calzati da Cenerentola rappresentano dunque simbolicamente non solo l’acquisizione dell’autodeterminazione all’andare, al lasciare, allo scegliere ma anche la libertà di ‘poter essere’ senza incorrere nella mannaia dei ‘Barbablu’, siano essi padri, fratelli, amici, amanti o fidanzati.

Per informazioni:

Referenti segreteria progetto. Michela Vinciguerra 334 3613076 - Marilù D'Angelo 327 8303003- Maria Pia Lurini 3467762048

In allegato:

  • Bando
  • Modulo di partecipazione