Progetto: “La vita è adesso” evento finale Sabato 9 marzo 2019 ore 17.30 presso l’associazione partner Leo Onlus

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’iniziativa a conclusione del progetto “La vita è adesso” promossa da Koine’, Sentieri Nuovi, Gianluca Sgueglia, Solidarietà Cervinese, Leo Onlus nell’ambito del Bando Reti di Volontariato di Fondazione con il Sud. Il progetto ha riguardato la valorizzazione della funzione rieducativa e di risocializzazione del carcere attraverso attività culturali e professionalizzanti.

Si chiuderà sabato 9 marzo alle ore 17,30 con un evento presso l’associazione Leo Onlus il progetto La Vita è adesso, realizzato con il sostegno di FONDAZIONE CON IL SUD nell’ambito del bando Reti di volontariato e portato avanti da una rete associazioni (KOINÈ, SENTIERI NUOVI, GIANLUCA SGUEGLIA, SOLIDARIETÀ CERVINESE, LEO ONLUS) che ha già compiuto diverse attività  nel territorio della Valle di Suessola sapendo coniugare competenze ed esperienze. Tutte attività rivolte alla valorizzazione dell’individuo come parte attiva e vitale del contesto sociale. Sono queste, organizzazioni che hanno nel tempo saputo costruire non solo una rete di lavoro e collaborazione, ma anche una rete di valori: solidarietà, altruismo, rispetto, comunità.

Tutti valori che ritroviamo anche in questo programma, finalizzato a valorizzare la funzione rieducativa e di risocializzazione (ART. 27 Cost.) che dovrebbe essere propria della permanenza in carcere. Il detenuto è in primo luogo una persona, è ovvio una persona che ha commesso un reato e quindi sta scontando una pena detentiva, ma sarebbe un errore grossolano considerarlo un numero o un rifiuto della società. Il detenuto è una persona che va seguita e supportata nel suo percorso rieducativo affinché trovi la sua identità positiva e comunitaria che gli consenta di diventare valore aggiunto della società.

Il carcere non può essere un luogo di mera reclusione, ma deve diventare un luogo di vita.

Da qui la sperimentazione di una strategia per il reinserimento sociale dei detenuti fondata sull’orientamento, sulla predisposizione di percorsi personalizzati e sul coinvolgimento sinergico degli attori locali. Presso la casa circondariale di Arienzo, sono stati attivati 5 laboratori attraverso i quali fornire ai detenuti nuove competenze da spendere al di fuori dell’universo carcerario.

Un laboratorio di informatica: “INFORMATIZZIAMOCI”, che offre ai detenuti l’opportunità di entrare a contatto con le nuove tecnologie, divenute ormai indispensabili in qualsiasi lavoro;

Un laboratorio di teatro: “LA COMPAGNIA DEI FRANCHI”, con cui avvicinare i detenuti all’arte della recitazione, ma anche a tutte quelle professioni che riguardano il “dietro le quinte”. I partecipanti sono stati impegnati nella ideazione, disegno e realizzazione artigianale della scenografia e dei costumi;

Un laboratorio di fotografia: “RISCATTI D’AUTORE”. La fotografia è uno scatto, ma dietro quello scatto vi è un mondo di conoscenze tecniche e di introspezione. Attraverso questo laboratorio si è voluto stimolare la creatività e lo spirito di osservazione e di autoanalisi dei detenuti.

Un percorso di orticultura: “ODORI IN LIBERTÀ”, per riscoprire non solo il valore della terra ed il contatto con la natura, ma anche cosa è oggi l’imprenditore agricolo e quante opportunità possa offrire questo settore una volta concluso il percorso di detenzione;

Un laboratorio di pizza: “IL GUSTO DELLA LIBERTÀ” nel quale i detenuti si cimentano nella preparazione della pasta, condimento e cottura della pizza. Il cibo è sempre stato strumento di aggregazione. Con questo laboratorio si è voluto stimolare la socializzazione tra detenuti e tra detenuti ed operatori al fine di interiorizzare quel senso di comunità sano, che dovrebbe caratterizzare la vita di ciascuno all’interno della società.

 Testimonial degli eventi è stata l’attrice Antonella Stefanucci, che sia nell’evento iniziale che in un altro sul territorio di San felice a Cancello ha riportato in scena alcuni spezzoni di “Pregiudizi convergenti” che non solo hanno arricchito gli eventi di un momento artistico di notevole spessore, ma ha anche offerto ulteriori spunti di riflessione. L’attrice ha affrontato, con amara ironia e dolente umanità un mondo di degrado e ignoranza, e le ambiguità e i pregiudizi che ruotano attorno al mondo giudizi

Fonte: Comunicato stampa

In allegato la locandina